Ho sognato una vecchia casa, antica e abbandonata. Tra corridoi oscuri e parati cadenti, la polvere degli anni mi aspettava. Ogni stanza era un invito. In ogni stanza c'era qualcosa per me. Dovevo solo cercare. Ho cercato ed ho trovato. Tutte le volte che voglio, sogno quella casa. E quello che trovo lo porto con me e lo nascondo qui, sotto gli occhi di tutti. Chiunque può trovarlo. Tu sei Chiunque. Sii il benvenuto
Introduzione
Andando avanti potrete trovare, in ordine sparso, alcuni borborigmi poetici, alcune canzonacce (muzak), esternazioni varie e considerazioni sparse, che il nostro Rank pretende di aver scritto, in un delirio di saccenza e presunzione, un po' negli anni più movimentati della sua vita, altre in periodi tranquilli, ma meno produttivi.
Si sappia che il nostro NON HA MAI afflitto nessuno con questa robaccia.
Qui siete liberi di "leggere o non leggere" (Amleto). A vostro piacere.
Se gradite qualcosa, glielo farete sapere.
Se la curiosità vi tortura (ah, ah), allora nella colonna laterale e più tardi in fondo al blog sulle pagine personali, potrete leggere un po' di amenità, che, come bolle, vengono su dai ricordi, confusi e disorganizzati.
Proprio come lui.
Buon giro
Il vostro Rank
NB: In questo blog non ci sono nomi nè cognomi. Chi si riconosce può sorridere e comunicarmelo.
Le foto sono personali o prese dalla rete. Se ho violato qualche copyright, siete gentilmente pregati di segnalarmelo, sarò ratto nell'eliminarle.
Si sappia che il nostro NON HA MAI afflitto nessuno con questa robaccia.
Qui siete liberi di "leggere o non leggere" (Amleto). A vostro piacere.
Se gradite qualcosa, glielo farete sapere.
Se la curiosità vi tortura (ah, ah), allora nella colonna laterale e più tardi in fondo al blog sulle pagine personali, potrete leggere un po' di amenità, che, come bolle, vengono su dai ricordi, confusi e disorganizzati.
Proprio come lui.
Buon giro
Il vostro Rank
NB: In questo blog non ci sono nomi nè cognomi. Chi si riconosce può sorridere e comunicarmelo.
Le foto sono personali o prese dalla rete. Se ho violato qualche copyright, siete gentilmente pregati di segnalarmelo, sarò ratto nell'eliminarle.
24/12/12
Dopo l’amore
Dopo, il compromesso.
I corpi riacquistano i loro confini
Ecco, queste gambe sono mie
Le tue braccia ritornano a te
Sciogliamo le nostre dita
Le labbra si riconoscono diverse
Niente è cambiato,
se non che ci fu un attimo in cui
il lupo,
il lupo mercante di sé,
si accucciò delicatamente
e dormì
Maxine Kumin
Philadelphia, 1925
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